2022/12/07

Il pallone Wilson, maestro di vita - Cast Away

 
Voglio intraprendere un viaggio di riflessione  insieme a Wilson, un co-protagonista d’eccezione nel film Cast Away, divenuto un cult e con Tom Hanks -Cuck Noland, naufrago su un'isola deserta, che ha saputo trasmetterci le esatte sensazioni che si possono provare in una totale solitudine e disperazione.

Senza Wilson non sarebbe stata così chiara e profonda la sensazione del bisogno dell'altro. 

Cast Awat_Wilson_psicologia

Diverso è per chi sceglie di essere eremita: libera scelta e sicurezza di poter tornare alla vita di prima. 

L'essere umano è un animale sociale e socievole, la solitudine estrema non è adatta a lui  ma qui voglio andare oltre la motivazione della solitudine che fa unire così profondamente Chuck al pallone ritrovato, portato per caso dalla marea nell'isola in cui è caduto.  (in fondo all'articolo una breve trama del film)   

La scena della zattera in cui Chuck vede allontanarsi fra le onde il suo pallone, muove alcune corde del nostro animo. 

Cast Awat_Wilson_psicologia


In tutto quel tempo trascorso insieme il rapporto di Chuck con Wilson, oggetto inanimato, a mio parere lo farei coincidere con un più profondo rapporto con se stesso, un benefico ritrovarsi, un riscoprirsi; la vita ed il "sentire" del protagonista non sarà mai più quella di prima.

In quel frangente quel piccolo grandissimo oggetto gli ha regalato vari insegnamenti: 

- ha stimolato in lui la presa di coscienza di aver trasferito il suo stato d'animo, le sue emozioni in un oggetto determinando, di conseguenza,  la sua salvezza (via di uscita che Wilson gli ha restituito mostrandosi a lui, ovvero al suo "sentire", come un semplice pallone di gomma e facendolo così tornare alla zattera) 

- che il dipendere eccessivamente, patologicamente da un affetto può rivelarsi dannoso

- che le cose del mondo hanno tutte una fine naturale da accettare con saggezza 

- che anche se pensiamo di non essere riusciti in qualche cosa (come Chuck pensa e si dispera per non esser riuscito a salvare il suo amico), al contrario siamo determinanti nella vita degli altri; 

-che facciamo del nostro meglio per l'altro anche quando ci troviamo in scelte estreme nelle quali, se poi non riusciamo a dare il massimo e raggiungere il risultato voluto, dobbiamo non sperimentare in noi gli enormi sensi di colpa di cui siamo preda; se facciamo del nostro meglio non deve esistere colpa alcuna!

- e soprattutto che i legami rappresentano l'aspetto più importante nella vita, ancor più  quelli  per i quali si lavora (e a ciò bisogna aspirare) per trasformarli in rapporti affettivi profondi .

***

Questo oggetto inanimato, a cui Chuck ha fatto assumere sembianze quasi umane disegnando con il sangue un volto ed aggiunti capelli di paglia, rappresenta per lui, sempre più con il passare del tempo e attraverso le esperienze anche dolorose giornaliere che si è trovato a dover affrontare, un'ancora psicologica  attraverso un forte rapporto affettivo che innegabilmente si è creato tra loro. 
Il pallone è diventato sempre più il suo unico amico, un confidente, un appiglio per

    l'esigenza di comunicare, per l'istinto dello scambio, dell'espressione verbale ed interiore, di condivisione nel bene così come nei momenti difficili delle sue giornate e della sua vita completamente solitaria. 

Un naturale ed istintivo espediente di sopravvivenzaè un tentativo per evitare di cadere nel vortice della pazzia dettata dalla solitudine estrema, per non diventare pazzo di solitudine. 

 Allo stesso modo dei bambini che quando giocano vivono intensamente l'oggetto del loro gioco come reale, Chuck  ha investito emozionalmente in quell'oggetto

 Il messaggio che arriva è di far scaturire in noi il senso della vita, di tirar fuori l'essenza del vivere  racchiusa in una sfera di plastica e paglia, di andare oltre la materia, di ricordare i valori dell'empatia, dell'amicizia, dell'Energia che si sprigiona da quello  che non è soltanto un corpo fisico ma  vita stessa nel suo nucleo fondamentale. 

Considerandolo al pari di un umano, trattandolo come un compagno umano, 

 Chuck  "riesce a immaginarlo intriso dell’essenza della vita" 

quindi, a causa della necessità di sopravvivere anche moralmente, si è spinto oltre  il senso della materia a favore di questo rapporto affettivo profondo che ha creato, che ha voluto e dovuto creare, e che il bisogno di relazionarsi, di affetto, nonché Wilson stesso, gli hanno ispirato. 

 Un rapporto talmente profondo che nel momento culminante del film, quando Chuck , per  tentare di recuperare il pallone caduto dalla zattera in mare aperto durante una tempesta, rischia di affogare, prova a raggiungerlo, urla, lo chiama con disperazione e tenta nuovamente di recuperalo , ...ma non riesce;

Chuck si troverà nel momento esatto, frequente nella vita, di dover prendere una decisione, di scegliere in fretta, ed anche di veder volar via progetti, sogni, persone care, relazioni e situazioni; una scelta a cui solo il nostro istinto di sopravvivenza riesce a dare la svolta definitiva.

E Chuck perde Wilson. 

"Non ce la faccio!"
"Scusami Wilson"

Cast Awat_Wilson_psicologia

Sembra una sciocchezza disperarsi o rischiare di morire per un pallone;  al contrario,  effettuata la sua scelta di salvarsi, tornato alla zattera mentre ancora urla disperato chiamando il suo nome, "Wilson",  ecco, da quel momento Chuck si lascia andare ..


Ha perduto  lo specchio della sua identità, ha perduto la forza che lo ha fatto andare avanti, il vigore del desiderio di tornare a casa, di ingegnarsi nel trovare soluzioni, la tenacia grazie alla quale aveva superato le difficoltà,  ha perduto anche l'energia del suo sperare poiché perdendo Wilson sentiva di essere stato separato dall' unica cosa che conta nella vita, il LEGAME AFFETTIVO, il nutrimento, cioè, per il suo animo. 
Vedendo svanire fra le onde l'affetto che aveva riposto in quello che era diventato il suo sostegno unico e principale, una forza a cui aveva trasferito sembianze umane e verso cui si era relazionato come ad un umano, decide in sé come di lasciarsi morire. 

Poiché nulla può sostituire il rapporto affettivo profondo. 

Nello stesso modo in cui non si vive nel corpo senza cibo ed acqua, ugualmente non si vive nell'animo senza affetti, legami, emozioni da scambiare.  


Chuck ha superato tanti dolori ed ostacoli, è riuscito anche ad estrarre da solo un dente dolorante ed infetto, ma quello della perdita di Wilson, di non essere stato in grado di salvarlo dalle onde, è stato il dolore più grande,  implacabile per il suo animo adesso realmente solo.   


Chuck Noland nella storia si è poi salvato. Ma chi lo ha realmente salvato? La nave che lo ha raccolto dal mare o un pallone con capelli di paglia ?? 

La nave ha raccolto il suo corpo.
Wilson lo ha salvato due volte,  sull'isola, liberandolo dalla solitudine, dal senso di rinuncia e di abbandono di se stesso, e nel momento in cui si allontanava in mare. 


**********

Cast Away, il film

Cast Away è uno di quei film che ormai è diventato un cult del cinema moderno e contemporaneo. La storia che viene raccontata è quella di Chuck Noland, un ingegnere di Memphis che lavora per la compagnia FedEx. Per Chuck la sua vita è praticamente perfetta: ha un lavoro che lo appaga, con buone prospettive di carriera, ed è fidanzato con Kelly con cui ha intenzione di sposarsi.  Eppure Chuck un problema ce l’ha ed è farsi assorbire troppo dal lavoro: lavoro, per il quale, deve urgentemente partire per la Malesia il giorno di Natale. Tuttavia, l’aereo precipita nell’Oceano Indiano e lui rimane l’unico sopravvissuto di un’isola deserta.

Tra i vari oggetti andati perduti, Noland trova un pallone da pallavolo che decide di chiamare Wilson (lo stesso nome della marca) e ne disegna un volto con l’impronta della sua mano insanguinata. Dopo quasi cinque anni, fatti di solitudine e sopravvivenza, arrivano sulla spiaggia dei detriti che possono fare al caso suo: riesce a farvi una zattera e a superare la barriera corallina, fino a che non viene tratto in salvo da una nave e riportato a casa.

Chuck aveva conservato un pacco FedEx per i cinque lunghi anni sull’isola, senza mai aprirlo, per poterlo consegnare al destinatario se si fosse salvato. Dopo aver scoperto, al suo rientro, che ormai la moglie, credendolo morto, si è rifatta una vita, decide di andare in Canada e consegnare quel pacco mai aperto con delle ali d’angelo sopra.

Dopo aver lasciato il pacco e un biglietto, ad un incrocio vede una donna su un pick up che ha le stesse ali disegnate sul pacco. Chuck rimane a guardare il bivio, dando vita a un finale aperto che rivela quale sia la sua vera conquista:  il poter scegliere e affidarsi al destino e a quello che ha in serbo per tutti. (da Cinefilos.it) 

"In ogni caso, a film terminato, Wilson ha vissuto altre vite: infatti, furono utilizzati ben 3 palloni per realizzare il film e uno di essi è stato venduto all’asta per circa 18.400 dollari."


*§*


l'insegnamento di Wilson - Cast Away



*§*


_________________________________________________________________

 Ti possono interessare anche altri post riguardanti  
Tema psicologico 
Salute/Medicina Naturale 
🌿https://www.ulivomagichefoglie.com 🌿



Nessun commento: