2023/04/30

Storia d'amore fra un uomo e un'asina. Adorabile metafora del Faber de "Le Nuvole"

Asina luna, la chiama .. L'amore coinvolgente fra un uomo ed un'asina in Gallura, il loro amore impossibile,,, ma impossibile perché? perché preparando la documentazione per il matrimonio si è scoperto che erano cugini primi! 

Grande passione ..ma, praticamente, la burocrazia li divide ;)) 

Questo brano, Monti di Mola, che non è tra i più conosciuti del nostro Fabrizio De André, è di  una dolcezza e passione molto piacevole; di un sapore vero, ironico, di una bellezza rara. Una metafora che ancora una volta sottolineava il suo amore per quella che dagli antichi romani fu denominata "Sandalia" (dalla sua forma a sandalo), per  la Sardegna.
 
 Il dialogo tra loro, il botta e risposta tra l'uomo e l'asina, accentua ancor più la particolarità di questo brano continuando, come sempre con Faber, ad accendere la nostra emotività. 





Dall'album "Le nuvole" del 1990   -  Monti di Mola 

Sui Monti di Mola la mattina presto

un'asina dal mantello chiaro stava pascolando

sui Monti di Mola la mattina presto

un giovane bruno e aitante stava tagliando rami

e gli occhi si incontrarono mentre cercavano acqua

e l'acqua sgocciolò dai musi insieme alle bave

e l'asina aveva gli occhi color del mare

e a lui dalle narici usciva il Maestrale

e lei ragliava incantata ea ea ea ea

lui le rispondeva pronunciando male ae ae ae ae

  

Oh bella mia l'asina luna  la bella mia  cuscino di lana

O bella mia bianca fortuna-

O bello mio mi bruci gli occhi  il mio bello carnevale di baci

oh bello mio mi cuci il cuore                        

Amore grande di prima volta l'ape ci succhia tutto il miele di questo mirto

Amore bambino  di tutte le ore di muschio il battacchio di questo cuore

Ma nulla si può fare nulla in Gallura

che non lo vengono a sapere in un'ora

e sul posto una brutta vecchia nascosta tra le frasche

piangendo e guardando diceva fra sé con le bave alla bocca

Beata lei mamma mia che bell'uomo

beata lei giovane e bruno

beata lei io muoio sola

beata lei me lo ricordo bene

beata lei più d'una volta

beata lei vecchiaia storta 

Amore grande di prima volta

l'ape ci succhia tutto il miele di questo mirto

 

Amore bambino di tutte le ore di muschio il battacchio

di questo cuore

  

Il paese intero si agghindò per il matrimonio lo stesso parroco entrò nel suo vestito

ma non riuscirono a sposarsi l'asina e l'uomo

perché dai documenti risultarono 

cugini primi

e lei ragliava incantata ea ea ea ea

lui le rispondeva pronunciando male ae ae ae ae.





Testo originale in sardo-corso, ovvero in gallurese -  Controcanto dei Tazenda.

In li Monti di Mola

la manzana

un'aina musteddina era pascendi

in li Monti di Mola

la manzana

un cioano vantarricciu e moru

era sfraschendi

e l'occhi s'intuppesini cilchendi ea ea ea ea

e l'ea sguttesida li muccichili cù li bae ae ae

e l'occhi la burricca aia