2023/03/23

Quali ricordi desta in te Harvest?

1972. Quali momenti ed emozioni richiama alla vostra mente il riascoltare i brani contenuti in HARVEST, una sorta di greatest hits, non un normale albumA me riappare un viaggio in treno verso montagne innevate (quei treni più lenti e con le porte pesanti da aprire :)) ma per me più affascinanti dei luccicanti razzi attuali), ed il resto di vita vissuta insieme a quella che era vera musica, più uniti fra noi  proprio dalla musica, 

armonie che circolavano nell'ascolto, nell'animo, nei brividi che  ancora oggi proviamo nel riascoltarla.
Musica nelle nostre azioni quotidiane; eh si, perché noi in quegli anni non avevamo vuote "distrazioni multimediali", non andavamo a ritmo frenetico e superficiale; noi vivevamo molto di musica, di passioni da coltivare e di contatti umani basati anche, e tanto, su di essa.

 Ci siamo formati con queste parole, queste note e queste atmosfere che oggi ci invidiano non esistendo oggi elevata qualità musicale né valori forti che creavano un'unione stretta fra noi tutti attraverso appunto la musica, attraverso tutta quella valida, ottima, vera musica di quegli anni. 

Ognuno ha i suoi ricordi e le sue sensazioni.  La sua armonica e la sua melodia si riconosce fra milioni di note, è Neil Young

E' Harvest.

***

La bellezza non ha tempo. Ricordando le emozioni che ci ha regalato la musica di Neil Young, dedico questo spazio al brano Heart of gold dal  mitico "Harvest", album che raggiunse un incredibile successo in tutto il mondo e che è stato inserito al 78° posto nella lista dei 500 migliori album di tutti i tempi dalla prestigiosa rivista Rolling Stone.
Harvest risulta essere il disco più venduto, più conosciuto, più rappresentativo del cantautore canadese. 




Testo e traduzione del brano fra i migliori e più amati:

 HEART OF GOLD

Voglio vivere, voglio dare (agli altri)

Sono stato un minatore alla ricerca di un cuore d'oro.

Sono queste espressioni che non concedo mai

che mi fanno continuare a cercare un cuore d'oro

e sto invecchiando (cercandolo)

Sono stato a Hollywood, sono stato a Redwood

ho attraversato l'oceano per un cuore d'oro

Sono stato nella mia mente, 

è una linea così sottile

che continua a farmi cercare un cuore d'oro

e sto invecchiando.

E sto invecchiando

mentre continuo a cercare un cuore d'oro

E sto invecchiando

Continuo a cercare un cuore d'oro

Continuo a cercarlo mentre sto crescendo e diventando vecchio


HEART OF GOLD

I want to live I want to give

I've been a miner For a heart of gold

It's these expressions I never give

That keep me searching For a heart of gold

And I'm getting old Keep me searching

For a heart of gold  And I'm getting old

I've been to Hollywood I've been to Redwood

I crossed the ocean For a heart of gold

I've been in my mind It's such a fine line

That keeps me searching For a heart of gold

And I'm getting old Keeps me searching

For a heart of gold And I'm getting old

Keep me searching For a heart of gold

You keep me searching  And I'm growing old

Keep me searching For a heart of gold

I've been a miner For a heart of gold


*** 



 Aggiungo  anche "OLD MEN" , altro brano indimenticabile



Vecchio, guarda la mia vita
Ventiquattro anni e c’è molto altro
Vivo da solo in un paradiso
Che mi fa pensare a due
Un amore perso, un tale costo
Dammi cose che non vadano perdute
Come una moneta che non sarà lanciata
Rotola a casa da te 

Vecchio osserva la mia vita
Sono molto simile a come eri tu
Ho bisogno di qualcuno che mi ami
per tutto il giorno
Ah, uno solo sguardo nei miei occhi
e puoi dire che è vero.


***



 
*** Heart of gold LIVE ***




***





*§* 



2023/03/20

Un forte testimonianza di evento avverso dal mondo della musica

 
Venire allo scoperto e denunciare gli effetti avversi del vaccino parlando sia di se stessi che a nome di una moltitudine di persone a cui è stata rovinata la vita, distrutta sul lato fisico/organico e/o sull'aspetto sociale, affettivo, personale e lavorativo.  

 E' ciò che ha fatto  in un' esclusiva intervista di  "LaVoceTV " (per ContiamoCi), la musicista e pianista di pregio Cristina Barbuti la quale ha parlato lucidamente di

come vive dal momento dell'inoculazione (sordità e paralisi - acufene),

delle risposte da parte della classe medica al suo confidare loro il sospetto di reazione avversa,

di cosa rischia nel suo buio futuro (ma chi non si lascia andare, sa come resistere per creare dalla debolezza una nuova forza, e lei ha trovato la sua luce a cui aggrapparsi per il futuro: aver cura di sé )testimonianza reazioni avverse Cristina Barbuti

della discriminazione prepotente effettuata verso chi si rifiutava di vaccinarsi; 

della situazione di moltissime altre persone nel mondo, condizioni alcune ancor più gravi della sua già terribile e spesso insostenibile (rischia di diventare pazza per il rumore continuo ed estenuante nella testa!, prospettive di interventi chirurgici non da poco ed altre limitazioni invalidanti per la sua vita privata e sociale oltre.. all'impossibilità di continuare a lavorare con la musica)

della sua ancor esistente fiducia nel rapporto Cittadino-Stato e nelle Istituzioni... perché :  
" Nonostante io sia stata ferita e vittima di scelte sbagliate e crudeli (perché l'obbligo alla vaccinazione è stato un infierire senza precedenti sull'umanità del singolo), 
testimonianza reazioni avverse Cristina Barbuti...devo avere fiducia. Non ho scelta, senza questa fiducia  sarei, nella società, un relitto sordo all'angolo della strada. Questo solo rimarrebbe di me.


Da ascoltare integralmente augurandoci che non venga eliminato dalla circolazione anche questo video-documento e testimonianza. 

***


Troppe vite sono state stroncate.

O dilaniate, ribaltate in differente misura da quel fatidico giorno della propria firma sull'assenso all'inoculazione,
distrutte ai vari livelli, emotivo, sociale e fisiologico. Vite s
pezzettate, violentate nell'animo e nella coscienza, nei valori e nella fiducia,

vite separate dai propri simili, persone discriminate o persone ammalate senza speranza (visto che è estremamente difficile per i medici ripulire quel sangue ormai contaminato da ciò che di nocivo le persone avevano immesso nel proprio corpo, ancor più difficile, quindi, sanarli nei vari organi e malattie procurate da quei sieri). 


Grazie a queste testimonianze accogliamo più  forza e coscienza per le nostre scelte
quindi rimaniamo in futuro (o iniziamo ad essere) ATTENTI, ACCORTI con maggior rispetto verso se stessi, con sana capacità di giudizio a più ampia visione e documentazione (non unilatere)

e più UNITI nella salvaguardia dei nostri diritti, nel diritto alla salute, nel diritto di SCELTA terapeutica e non. 


Grazie a Cristina Barbuti, a "LaVoceTV " ,  a ContiamoCi.eu  e a tutte le persone che condividono, dal vivo e sul web,  le informazioni tenute sommerse ai più. 




testimonianza reazioni avverse Cristina Barbuti



*§*







2023/03/17

Ricordati di te stessa

 Se ci sentiamo interiormente fragili, o ugualmente se riteniamo di aver raggiunto una certa saggezza ormai acquisita, istintiva, attiva a livello cosciente tale da farci superare con maggior facilità e rapidità ogni angoscia, paura, senso di colpa, malessere e limite dentro noi stessi, 

potremmo aver bisogno di riportare alla mente e rivedere dei punti fondamentali perché si riattivi una certa nostra serenità di decisione, di sguardo, di comportamento e di emozione/reazione nella nostra vita privata, lavorativa e sociale. 

E' per questo rinfrescare la nostra energia e forza vitale che propongo  questo testo di Simona Oberhammer  promotrice de "La via femminile:  la forza delle donne. Percorso professionale e personale dedicato alle donne per dar vita ai propri progetti, per affermarsi nel lavoro, per la realizzazione personale incontrando la forza della propria anima femminile."

RICORDATI...

•Ricordati che dentro di te c’è una persona speciale: chiamala e portala nelle giornate.

• Ricordati di essere libera e di non farti imprigionare dai ruoli né da quello che sei: madre, figlia, moglie, fidanzata, amica, dipendente, manager… Non farti appiccicare addosso etichette. Cerca sempre la tua vera natura: senza di lei sei viva solo a metà. 

• Ricordati di rinnovarti ogni giorno, rinfrescando il tuo sguardo: metti da parte i ricordi negativi e dai alla vita nuove possibilità.

• Ricordati di non agire in base alla tua rabbia passata ma ai tuoi sogni del futuro.

• Ricordati di nutrire la tua autostima. Dentro di te ci sono enormi potenzialità: potrai volare quando deciderai di farlo.

• Ricordati di essere paziente con gli altri, ma non troppo. Fai attenzione a non trasformare la disponibilità in sottomissione. 

• Ricordati di essere paziente anche con te con te stessa: dei sensi di colpa le donne si riempiono a piene mani.

• Ricordati che pochi problemi e brutti momenti durano per sempre. La maggior parte ha una data di scadenza: concentrati quindi sul fatto che finiranno.

• Ricordati di esprimere gratitudine per tutto ciò che hai. Apprezza la tua vita, nonostante le difficoltà. Ti sarà difficile ottenere di più - più felicità, più ricchezza, più amore - se non apprezzi quello che già hai.

• Ricordati di amare le tue imperfezioni: migliorare non significa ossessionarsi. I difetti fanno parte della nostra integrità e ci rendono uniche: ben miscelati alle nostre qualità, ci fanno essere donne speciali.

• Ricordati che l’artefice della tua vita sei solo tu: prendi le decisioni ascoltando le tue vere esigenze, senza farti troppo influenzare dagli altri, dai loro giudizi, dalle loro aspettative.

• Ricordati che ogni nuova giornata è una fantastica opportunità: puoi costruire qualcosa di speciale.

• Ricordati di dedicare del tempo alla tua crescita interiore, dando spazio all’ascolto di te stessa.

• Ricordati di portare la passione nella tua vita: trova del tempo per fare ciò che ami.

• Ricordati di lasciar emergere anche la tua pazzia. Un buon equilibrio è fatto da una parte saggia e riflessiva ben miscelata a una parte pazza e istintiva.

• Ricordati che la tua anima è una fonte calda e nutriente, a cui attingere in ogni momento della tua vita.

E soprattutto ricordati…di iniziare tutto questo adesso 

Non domani… ADESSO.

Simona Oberhammer - La via femminile  La via Femminile _ SIMONA OBERHAMMER

*§* 


Riassumendo creiamo un "Manifesto" per noi stesse, per la nostra forza interiore,  concetti e frasi formulate unicamente in positivo:

Sono speciale, libera da ruoli, ricca di potenzialità, spontanea seguendo la mia vera natura, nutro la mia autostima; 
guardo oltre, al "qui e ora" e con uno sguardo ogni volta nuovo  in crescita e scoperta verso i miei sogni e desideri;  
psicologicamente mai sottomessa, sono disponibile per gli altri in modo equilibrato, sono paziente con loro e con me stessa;
sorpasso con successo i brutti momenti e le difficoltà sapendo che finiranno presto così non li rendo pesanti in me;
ottengo perché apprezzo e sono grata di ciò che ho raggiunto, grata di ciò che sono, il risultato di un buon equilibrio tra imperfezioni (che accetto con ironia e sorriso) e pregi; 
prendo decisioni in base all'esigenza che ho e a ciò che desidero, sono l'unica artefice della mia vita ed ogni giornata è per me un nuovo speciale viaggio, infatti dedico tempo a me stessa ed alla mia interiorità e faccio ciò che amo fare, mettendoci passione, creando e stimolando la mia creatività;
accanto al mio equilibrio lascio sgorgare anche il mio lato pazzo, istintivo e creativo, ogni giorno mi nutro di me stessa e della mia anima. 

Ogni cambiamento lo attuo adesso, ora.

E mi sento soddisfatta, sempre più forte, felice di essere come sono, unica e meravigliosa, orgogliosa di me stessa. 





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2023/03/01

Selezioni da Charles Bukowsky (3°) - facciamo tutti centro ..


Altri momenti, poesie ed emozioni gettate su carta di Charles Bukowsky. 
Qui troviamo uno dei suoi attimi di disapprovazione, di rancore e di rabbia che dallo strettamente personale si diffonde agli altri ... c'è poca poesia nel mondo.

Bukowsky_ foto da Vegan love 269

alcuni dicono che dovremmo tenere lontano il rancore personale dalla poesia,

rimanere distaccati, e c’è del vero in questo,

ma cristo;

dodici poesie sparite e io non conservo le copie e hai anche i miei

quadri, i migliori; è opprimente:

stai cercando di annientarmi come tutti gli altri?

perché non ti sei presa i miei soldi? di solito li prendono

dai pantaloni sonnolenti e ubriachi storditi nell’angolo.

la prossima volta prenditi il mio braccio sinistro o un cinquantone

ma non le mie poesie:

non sono Shakespeare

ma prima o poi semplicemente

non ce ne saranno più, né distaccate né di altro tipo;

ci saranno sempre soldi e puttane e ubriaconi

fino all’ultima bomba,

ma come Dio ha detto,

accavallando le gambe,

vedo che ho creato fin troppi poeti

ma non altrettanta poesia


Spesso capita così, di ritorcere su altri, sul mondo o sulla società in cui viviamo, i nostri rancori e rabbia specifica personale, operiamo istintivamente un amplificarne le  "origini", le "colpe" che, anche quando sono completamente nostre, abbiamo necessità di liberare e sfogare in questa maniera condividendone con altri, o con altro, le responsabilità; le motivazioni del disagio devono essere da noi attribuite al mondo esterno, al mondo tutto per non soffocare nel sentirci colpevoli o stretti dai nostri limiti, per ritrovare in quella mancanza e in quel pensiero liberatorio una giustizia per noi.  

***


Sissignore!

Tutti i vicini pensano
che noi siamo
strani.
E noi pensiamo
lo stesso di loro.
E facciamo
tutti
centro…



Ebbene si, sissignore, quanto sopra mi trova d'accordo.
Ecco che il sentirsi esseri strani, il giudicare altri quali persone strane, il decretare una differenza tra normale e strano, perde confini e valore oggettivo.


*§* 



2023/02/26

Ciò che le parole non dicono. Il linguaggio non verbale involontario

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Appassionante lo studio dei messaggi del corpo poiché le parole non riescono ad essere e risultare completamente vere e sincere, mentre il linguaggio non verbale parla dal profondo, dall'inconscio ed esce fuori da noi in modo involontario.

Ci si può allenare ad essere maggiormente sensibili verso una miglior interpretazione e comprensione della persona che si ha davanti e delle sue intenzioni. Linguaggio che comprende i gesti, i movimenti, la postura, il contatto fisico ed il comportamento nella distanza e nello spazio, il tono della voce, la mimica facciale, .. 

Non c'è nulla di malizioso in questo voler capire oltre la parola stessa, al contrario è un modo per avvicinarsi maggiormente e più profondamente alla persona, o anche per prepararsi a difendersi al meglio. Inoltre, osservando il nostro stesso comportamento, potremo comprendere i nostri limiti, la nostra apertura  e spontaneità come anche le bugie che spesso diciamo a noi stessi. 
Inoltre è un ottimo strumento nell'ambito lavorativo. Utile, quindi, sempre che si lasci spazio alla sensibilità ed all'immediatezza del nostro sentire. 

Lascio quindi la parola alla dottoressa Ugolini con questo suo minuzioso articolo. 


Linguaggio del corpo -  Andare Oltre

"Lo studio dei gesti, del linguaggio del corpo, è molto interessante, ma non deve mai essere schematico, utilizzato come regoletta per capirci di più. Infatti, è sempre meglio affidarsi al nostro intuito, lasciare che le sensazioni dicano la loro.

Per esempio, una persona che mentre ci parla accavalla le gambe ed incrocia le braccia, non è sempre detto che esprima un rifiuto: potrebbe non essere interessata al nostro argomento oppure è una persona introversa, timida, incline a difendersi come prima mossa, prima di decidersi ad aprirsi.

Una persona che si gratta la testa mentre parliamo potrebbe essere insicura, perplessa, oppure ha un prurito insistente, o è insofferente (e forse per questo ha il prurito!) o sta cercando di ricordare una cosa (..)  A volte accadono cose che anche se non appalesate con le parole, si manifestano in tutta la loro evidenza e ci fanno ridere all’improvviso senza neanche spiegazioni: per esempio qualcuno che mentre declama l’amore per il coniuge giocherella con la fede e per sbaglio la fa frullare in mare!

La modalità di alcuni gesti varia anche con l’età della persona.
Per esempio un bambino piccolo se dice una bugia si copre la bocca con una o con tutt’e due la mani, magari spalancando gli occhi per la paura di essere scoperto. Da adolescente, nella stessa situazione porterà la mano alla bocca ma la sfiorerà soltanto, da adulto la mano andrà verso la bocca ma verrà deviata decisamente verso il naso.  Ma ciò non indica sempre una bugia, può trattarsi di qualcosa che si teme di dire, o che non si può dire.

Anche il pianto può modificarsi con l’età: il bambino lo fa spesso a squarciagola, l’adulto il più delle volte sommessamente, o con singhiozzi soffocati. Le gambe vengono accavallate dopo una certa età. Il gesto della pistola, per il bambino è un gioco, per l’adulto o è uno scherzo tra amici o è un avvertimento, spesso una minaccia.

Uno stesso gesto può avere significati diversi a seconda dell’età: per esempio la lingua che fuoriesce dalla bocca, in un bambino significa ostilità, contrarietà, ma in un adulto maschio può essere un gesto cosiddetto fallico (e poco apprezzato), se rivolto ad una donna.

 Opera di Jean Paul Charles - su Andare Oltre    Una persona che mentre ci parla si avvicina troppo, quasi toccandoci, e lo fa con tono alto della voce, può crearci un fastidio, un disagio, perché ha valicato quella zona protetta, quel confine che percepiamo intorno al nostro corpo, come una bolla, una protezione. Tale avvicinamento lo possiamo avvertire come un’aggressione. Naturalmente (..) in altri casi l’invasione di campo diventa piacevole. 

La stretta di mano è uno dei modi più interessanti per conoscersi: si percepisce un’energia diversa se la persona è equilibrata, o timida, o aggressiva.  Tra amici spesso oltre alla stretta di mano si aggiunge con l’altra mano un tocco affettuoso sulla spalla, e si percepisce come una cosa sincera, gradevole. Una persona che ti prende la mano tra le sue due, con calore e parole carine, spesso indica affetto, ma se per esempio viene fatta la prima volta che ci si conosce, può essere recepita con fastidio o con sospetto.  Il semplice gesto della stretta di mano, per il bambino piccolo è inammissibile, al massimo si riesce a convincerlo a fare ciao con la mano, quando si vuole che saluti una persona.

Sfregarsi le mani velocemente in genere è un gesto di soddisfazione, per cui stiamo attenti a farlo quando non vogliamo far capire chiaramente che siamo eccitati e contenti per come sta andando un colloquio di lavoro o un prodotto che stiamo per vendere o per un numero di telefono finalmente ottenuto dalla persona che ci piace, se non altro per non scoprirci prima del tempo debito! D’altra parte, se il gesto è compiuto lentamente, accompagnato da un ghigno sul viso, può indicare che si sta meditando un’azione subdola

Ci sono delle persone che hanno bisogno di mettere sempre qualcosa in bocca: la sigaretta, una penna, o, in mancanza di altro, il dito: in genere ciò indica uno stato di apprensione, di ansia. Mentre la stanghetta degli occhiali in bocca può segnalare che la persona ci sta pensando su, che prende tempo.

In linea generale uno stato di tensione è accompagnato dal toccare  se stessi o un oggetto, oppure dal grattarsi, dallo schiarirsi la voce, o dare colpetti di tosse. 

Il rifiuto invece è accompagnato da gesti di allontanamento: con  le mani, con i piedi, o con  tutto il corpo. La posizione dell’auto–contatto, indulgendo nel tocco, con carezze o strofinamenti, su parti del proprio corpo, fino alla posizione accovacciata su se stessi, con le braccia che attorno alle gambe, è una forma di auto-rassicurazione e protezione, e mima l’abbraccio o la carezza del genitore sul bambino.

La noia non ha bisogno di essere descritta: i lineamenti del viso quasi penduli e lo sbadiglio in agguato, magari con una mano che tiene fermo il mento, a causa della testa ciondolante in via di addormentamento, è nota a tutti. 

Togliersi finalmente il cappotto durante un dialogo in cui ci mantenevamo fermamente abbottonati, comunica che ci stiamo rilassando e sentendo a nostro agio.

I movimenti delle mani dicono tante cose:
una persona che parla a mani aperte e

2023/02/24

Elegante, energica danza irlandese - Video

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Tronco fermo, piedi senza sosta!
Danza irlandese, sbalorditivo spettacolo del '98,  incredibile potenza e leggerezza insieme, grande carica ed energia. Nella prima parte danzano in costume, nella seconda la modernità,  un affascinante guardare e lasciarsi trascinare !
Con i suoi balli e le sue musiche meravigliose, l'Irlanda ci regala momenti da brivido artistico fra i migliori della cultura europea. 

"Piedi di fiamme"  letteralmente !! 

Video tratto dallo spettacolo "Feet of Flames" tenutosi a Hyde Park, Londra nel 1998




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Il finale dello spettacolo  " Riverdance" (1994)
con Michael Flatley, Jean Butler 
ed un corpo di ballo fantastico che arriva a raddoppiare l'energia 





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