
(..) Ogni mattino, quando mi risveglio ancora sotto la cappa del cielo, sento che per me è capodanno.
Voglio che ogni mattino sia per me un capodanno.
Ogni giorno voglio fare i conti con me stesso, e rinnovarmi ogni giorno.
Nessun giorno preventivato per il riposo. Le soste me le scelgo da me, quando mi sento ubriaco di vita intensa e voglio fare un tuffo nell’animalità per ritrarne nuovo vigore.
(..) Ogni ora della mia vita vorrei fosse nuova, pur riallacciandosi a quelle trascorse. (..)
( ..) questi capodanni a scadenza fissa che fanno della vita e dello spirito umano un’azienda commerciale col suo bravo consuntivo, e il suo bilancio e il preventivo per la nuova gestione. Essi fanno perdere il senso della continuità della vita e dello spirito. Si finisce per credere sul serio che tra anno e anno ci sia una soluzione di continuità e che incominci una novella istoria, e si fanno propositi e ci si pente degli spropositi, ecc. ecc. È un torto in genere delle date. (..)
Antonio Gramsci
http://intern.az/1asC
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Facciamo non il consuntivo o il bilancio di fine anno
ma il "nota bene" per ogni nuovo giorno :)
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