2022/03/15

La pace non è mai un concetto superato - Considerazioni, soluzioni, Street art, musica, ..


Per suggerire azioni e sentimento di pace
Quanto possiamo fare noi per fermare o cercare di evitare le guerre? ci sono volontà che impongono conflitti, come possiamo noi ostacolarle? (le nazioni che si scontrano, le varie diverse società del mondo che lottano fra loro per la supremazia, per le risorse, per gli interessi, .. ..da sempre con il risultato millenario di non riuscire ad essere pacifici mai .. .. .l'essere umano non riesce ad essere pacifico mai!?)  
Vincere il male con il bene richiede un lungo e impegnativo lavoro a tutti i livelli, esige una larga assunzione di responsabilità e la ricerca costante del bene comune.  
La violenza divide. La ricerca del bene comune unisce.  
La violenza paralizza. La ricerca del bene comune mobilita.

Pace musica street art _ Andare-Oltre.com

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Dipende anche da ognuno di noi, dall'osservare bene
 il nostro comportamento quotidiano se coltiviamo discordia o no, dal saper capire e distinguere il vero dal falso, il bene da trovare lì dove viene mostrato il  male e viceversa,  dal mantenere questa luce e sicurezza del giusto in noi, dal modo di educare i nostri figli e dalla forza interiore che riusciamo ad instillare in loro,  dalle nostre scelte,  dal guardare Oltre sapendo discernere il VERO dal FALSO,  dal porsi domande, dal non praticare ed insegnare l'egoismo, l'arrivismo, la limitatezza mentale ed ogni forma di violenza già nel privato, dal diffondere attorno a noi pensieri non aggressivi, dal praticare l'empatia, la tolleranza, la crescita interiore, dal battersi per questo alzandoci dal divano, 
dal farsi sentire, dall' attivarsi realmente ognuno a proprio modo e relativamente alle proprie possibilità; 

Pace dalla base, a partire dal tipo di sentimenti che trasmettiamo intorno, negli animi delle persone vicine a noi, e dal prendere parte attiva nel personale così come nel sociale per difenderla, per diffonderla, per alimentarla.  
E di sentirsi fieri di far parte di questa umanità che sa dire NO.  Rendendosi conto di far parte della  nuova Era.   
Ovvero,
giornalmente,

continuiamo ad ostacolare ciò 
che vuole ostacolare la vita

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La street Art come denuncia sociale 

Bansky - Soldati che dipingono il simbolo di  pace 

Banksy Murales _ su Andare Oltre contro la guerra
Il writer britannico Banksy è stato a Gaza per dipingere quattro nuovi graffiti

Banksy – Cisgiordania

Mi ricordo quando tutto questo era alberi 

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e.. Come cita una scritta di colore rosso su un muro bianco in cui l'atteggiamento di fronte al conflitto fra Israele e palestinesi viene sintetizzato così: 

«Se ci disinteressiamo del conflitto tra i forti e i deboli,
ci mettiamo dalla parte dei forti,  non siamo neutrali».

lanciatore di fiori - banksy
Un giovane ragazzo che tira un mazzo di fiori al posto di una bomba molotov

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angeli-della-pace-graffiti-muri-di-betlemme uno palestinese e l’altro israeliano, che con la forza, la decisione e un piede di porco tentano di aprire un varco in quello che è un vero e proprio _muro della vergogna.

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Continuiamo ad ostacolare ciò che vuole ostacolare la vita

anche con la musica

sito antiwarsong.org -- Canzoni per la guerra 



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Antimilitarismo, pacifismo, non violenza, antirazzismo sono tra i valori che la musica del Novecento ha, spesso e volentieri, saputo divulgare, contribuendo non poco a sensibilizzare intere generazioni.


F. De Andrè , Anime salve, del 1996, che contiene la Smisurata preghiera 
«Un’invettiva contro le rassicuranti alleanze del potere e del conformismo, contro il consenso organizzato che legittima tutto, una preghiera a favore dei disobbedienti, degli spiriti solitari […] di chi sulla propria pelle difende la propria diversità minoritaria» 
 



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Il principio “Occhio per occhio” servirà solo a rendere cieco il mondo intero. 

La non violenza è la più forte arma mai inventata dall'uomo.
(Gandhi)

Strade e sensibilità diverse conducono ad unica conclusione: la pace oggi è l'unica via percorribile. (Terzani)

Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza Guerra Mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre. (A. Einstein)



e la pace non è mai un concetto superato

***

Video - diretta 

  

 "Inquinano non solo l'aria.. Economia, oligarchi, Turchia, Europa cuscinetto, Cina, giornalisti, verità non dette, plagio, costringere, obbligare l'umanità ad odiare attraverso la paura creato uno stato d'odio...  dogmi costruiti per non renderci felici ...  non se ne può più ... il nostro mondo occidentale e le nostre culture anche religiose sono rivolte verso la conquista, la supremazia, sempre verso "il più forte" ...  spingere a non crearsi più domande.. informazioni prese dai giornali  da cui ci dobbiamo proteggere.....  

non essendoci più possibilità di confronto .... 

Imparate a discernere l'ombra dalla luce 

 Questo INIZIO di una nuova Era  che sta creando questa parte di umanità.. quando si inizia non si torna indietro ed un pianeta nuovo sta nascendo ..  resistiamo come abbiamo fatto: abbiamo manifestato qualcosa di NUOVO, abbiamo costruito qualcosa di bello.. 

Osservate,  studiate.. finché non si conosce non si può trasmutare... abbiate un approccio veramente etico nell'ASCOLTO della DIVERSITA' ... togliete i piedi da questa melassa di ipocrisia, staccatevi dal telaio della "favola"  ed imparate a discernere, a conoscere i personaggi e le situazioni..  perché siete diversi e abbiate la forza di dire "Questa cosa non mi piace, non mi appartiene, questo non è il mondo nel quale io posso esistere e sopravvivere" .. mantenete la nostra INTEGRITA' ..cercate di essere sinceri con la vostra stessa forza di essere diversi e guardate intorno a voi cosa stiamo creando .... Nel declino la rinascita .. lascia il posto ad una visione molto più ampia dell'Umanità ...

Schegge di sole che non sanno dove atterrare. Ecco quelle schegge di sole sei proprio tu."

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7 idee per fare pace in tempo di guerra 

Un riassunto dell'elenco tratto dal sito Per la pace.it  

Dopo le stragi di Bruxelles e dopo 15 anni di “guerra al terrorismo” è ora di cambiare decisamente strada. Articolo di Flavio Lotti, Coordinatore della Tavola della pace.(2016) 

1. La morte non ci deve mai trovare indifferenti.

L’abitudine e la rassegnazione alle stragi, alle uccisioni, alla morte, alla violenza ci tolgono la dignità e uccidono la

nostra umanità.

2. Il problema che dobbiamo affrontare è complesso. Il che non significa che sia irrisolvibile. dobbiamo rifiutare le semplificazioni. Serve un’accelerazione in tanti campi ma fuggiamo dallo slogan facile e da tutti quelli che puntano il dito e innalzano muri contro gli altri (..)

3. Agire con intelligenza. Dobbiamo smettere di buttare i nostri soldi per fare cose sbagliate e inconcludenti. Smettere di fare la guerra non è un moto di pace ma la vittoria del buon senso.

4. Fermare le guerre. Giustificare una guerra col pretesto della lotta al terrorismo è pura ipocrisia. Fermare le guerre è un dovere di tutti i responsabili della politica internazionale. E’ il primo passo di chi ha il dovere e la responsabilità di costruire pace e sicurezza. Per andare alle radici del problema occorre inoltre contrastare con fermezza i traffici legali e illegali delle armi e la loro produzione.

5. Disertare la guerra delle parole. Lo possiamo fare tutti. Le parole uccidono. Prima delle bombe le parole della guerra seminano il terrore, fomentano l’odio, distruggono la ragione. E’ urgente costruire un argine a quelli che speculano sulle paure e sull’indignazione dei cittadini, che vogliono sostituire il buonismo con la cattiveria, che approfondiscono le divisioni, creano nuovi nemici ed erigono sempre nuove barriere. In televisione, nel web, alla radio e sulla carta stampata chi vuole sinceramente la pace deve disertare la guerra delle parole. La grammatica della pace getta acqua sul fuoco della discordia, spegne le polemiche, isola i malvagi, unisce le donne e gli uomini onesti in un fronte comune.

6. Bonificare le periferie intossicate. Combattere la disoccupazione, sradicare la povertà, lottare contro l’esclusione sociale e l’emarginazione, ridurre le disuguaglianze, promuovere il riconoscimento delle diversità, il dialogo interculturale e interreligioso, favorire l’integrazione, educare alla cittadinanza globale, alla solidarietà e all’accoglienza devono essere tra le priorità di chi vuole sradicare il terrorismo dalle nostre città, dall’Europa e dal mondo intero. Il radicalismo si nutre del malessere sociale, economico e morale, dell’ignoranza e dei fenomeni di esclusione dilaganti. Le politiche sociali, culturali ed educative sono strumenti essenziali di una efficace strategia di lotta al terrorismo.

7. Vincere il male con il bene. Non è una sciocca utopia. E’ la via più concreta, costruttiva ed efficace per uscire dal circolo vizioso del male. Il male non conosce limiti né confini. L’illusione di poterlo sconfiggere con gli stessi mezzi alimenta una escalation di violenza senza fine, limiti e confini. Alla teoria della guerra infinita noi dobbiamo contrapporre la volontà di disertare la guerra ovvero la volontà di interrompere la spirale del terrore per non venire stritolati. Con lucida consapevolezza dobbiamo constatare che la violenza non risolve mai i problemi ma li aggrava. Vincere il male con il bene richiede un lungo e impegnativo lavoro a tutti i livelli, esige una larga assunzione di responsabilità e la ricerca costante del bene comune. La violenza divide. La ricerca del bene comune unisce. La violenza paralizza. La ricerca del bene comune mobilita.


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Se verrà la guerra, Marcondiro'ndero

Se verrà la guerra, Marcondiro'ndà

Sul mare e sulla terra, Marcondiro'ndera

Sul mare e sulla terra chi ci salverà?

Ci salverà il soldato che non la vorrà

Ci salverà il soldato che la guerra rifiuterà

("Girotondo" Fabrizio De André) 

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