Come sempre accade, ogni comportamento ha origine nel nostro vissuto e, se in noi siamo ancora troppo rabbiosi, tesi, rancorosi, disequilibrati, negativi, arrabbiati con il mondo (ma di base con noi stessi..), sicuramente perdiamo moltissimo! Una "revisionata" al nostro Ego e al nostro inconscio potrà renderci maggiormente equilibrati. Proviamo a pensare al contrario, ad osservare le situazioni, così come le nostre reazioni, e a cambiarne l'aspetto e le modalità espressive!
Recuperiamo quel senso quotidiano di essere più aperti, di regalare sorriso e positività, di far venire alla luce dalle nostre profondità interiori, e quindi di poter donare attorno, una maggior gentilezza.
In questa società disincantata che ci ha resi più indifferenti e delusi, sta a noi difenderci da questa frustrazione e conseguente aggressività, non certo adeguandoci ad essa affossando maggiormente il nostro pensiero e sentimento,
al contrario recuperando la reazione positiva più gentile, modalità utile, leggera ed edificante per noi stessi e per chiunque intorno a noi. Tra l'altro, utilissima terapia di benessere generale!
Ci vuole coraggio ad essere gentili, ma questa è dimostrazione di libertà! (ogni schema fisso, stantio che riusciamo a ribaltare ci rende automaticamente LIBERI!).
Gli obiettivi si raggiungono con un passo alla volta: giorno per giorno gridiamo con tutta la forza il diritto di essere liberi, sfidando con coraggio e passione la spietata disumanità, la grossolanità, la volgarità, la superficialità e la crudezza dei nostri tempi.
Distinguiamoci dalla moda e dalla modalità che non ci piace, quella violenta, cinica e deleteria nonché quella che ci vuole tutti uguali e passivamente conformisti.
Sostituiamola con la calma, il sorriso e con il porgerci gentilmente.
Si può essere determinati e sicuri di sé ancor più sentendoci e mostrandoci coraggiosamente diversi!
Come possiamo cambiare il mondo? Un atto casuale di gentilezza alla volta.
(Morgan Freeman)
Quando la misura e la gentilezza si aggiungono alla forza, quest’ultima diventa irresistibile.
(Gandhi)
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| Grafica surrealista-rivista "Riza Psicosomatica" |
Empatia, gentilezza sono dimostrazione di intelligenza, equilibrio interiore e vera civiltà. Sono un poter comunicare meglio, sono vivere in armonia con il resto intorno e con noi stessi prima.
Spinti fin dalla più tenera età a vedere l'altro come un'entità da cui difendersi, questi punti fermi deleteri inculcati nel pensiero comune non hanno portato ad un miglioramento del singolo né della società.
SCOPRIAMO DA SOLI, allora, questa gentilezza che inserirei ai primi posti nella scala dei valori di comportamento.
E' collegata all'empatia o, d'altra parte, al rendersi conto che non si può sapere in quale condizione morale e psicologica si trovi l'altro, quindi
osserviamo, limitiamo e controlliamo la nostra scontrosità e aggressività poiché.."Tutti quelli che incontri combattono una battaglia di cui tu non sai nulla."
"Oggi regala a un estraneo uno dei tuoi sorrisi. Potrebbe essere l’unico sole che vede durante il giorno."
(Anonimo)
"Io non conosco nessun altro segno di superiorità nell’uomo che quello di essere gentile."
(Ludwig van Beethoven)
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Secondo la poetessa N.Shihab la gentilezza non è innata ma nasce dal dolore; da qui poi si riempie di un grande senso di vita diventando man mano una guida:
"Gentilezza" ( "Kindness" Naomi Shihab Nye, poetessa, editor, cantautrice e romanziera palestinese-americana, nata nel 1952)
Prima di sapere che cosa sia veramente la gentilezza devi perdere delle cose, devi sentire il futuro dissolversi in un momento come il sale in un brodo leggero.
Ciò che tenevi nella mano, quello che avevi contato e conservato con tanta cura, tutto questo deve andarsene così saprai quanto possa essere desolato il paesaggio
fra le regioni della gentilezza.
Come tu vai avanti a viaggiare, pensando che l'autobus non si fermerà mai, così i passeggeri che mangiano pollo e mais, continueranno a guardar fuori dai finestrini per sempre.
Prima di imparare la dolce gravità della gentilezza,
devi viaggiare fin dove l'Indiano, nel suo poncho bianco,
giace morto sul ciglio della strada.
Devi capire che potresti essere tu quell'uomo
e che anche lui era qualcuno che viaggiava nella notte con dei progetti
e con il semplice respiro che lo teneva in vita.
Prima che tu riconosca la gentilezza come la tua cosa più profonda,
devi riconoscere il dolore come l'altra cosa più profonda.
Devi svegliarti con il dolore. Devi parlare al dolore finché la tua voce
non avrà afferrato il filo di tutte le sofferenze e avrai dunque visto l'intero tessuto.Allora sarà solo la gentilezza ad avere senso, solo la gentilezza che ti allaccia le scarpe e che ti fa uscire incontro al giorno ad imbucare lettere o comprare il pane,
solo la gentilezza che alza la testa in mezzo alla folla del mondo per dire
è me che hai continuato a cercare,
e che poi ti accompagna ovunque come un ombra o un amico.
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Le grandi persone sono in grado di fare grandi gesti di gentilezza.
(Miguel de Cervantes)
La gentilezza è la lingua che i sordi possono ascoltare e i ciechi possono vedere.
(Mark Twain)
Bisogna uscire dalla bolla d’arroganza che a volte ci opprime, capire, con le parole di Ferzan Ozpetek, che dopotutto..
«Tutti quelli che incontri combattono una battaglia di cui tu non sai nulla.
Sii gentile. Sempre»."
E' stata stabilita per il 13 novembre la Giornata della Gentilezza.
Se le persone hanno necessità di ricordare, va bene ma facciamo che sia un METODO di VITA non un tempio da visitare a portar doni una volta l'anno..
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La pianta dell'ulivo compagna di benessere quotidiano